Ministero dei Beni delle Attivitą Culturali e del Turismo Direzione Generale Biblioteche e Istituti Culturali

Dalla Galanteria Letteraria alla Pedagogia. "La Bella e la Bestia" e altri racconti

Salone Teresiano

26 maggio 2009 - Presentazione nuove pubblicazioni

L’Università di Pavia e la Biblioteca Universitaria di Pavia invitano martedì 26 maggio alle ore 16.30, presso il Salone Teresiano della Biblioteca, alla presentazione del volume Madame de Villeneuve, La Jeune Américaine et les contes marins (La Belle et la Bête); Les Belles Solitaires.Madame Leprince de Beaumont, Magasin des enfants (La Belle et la Bête), edizione critica a cura di Elisa Biancardi (Parigi, Champion, 2008), di recente insignita del Premio letterario di Francesistica Terme di Saint-Vincent 2009, attribuito dalla SUSLLF (Società universitaria per gli studi di Lingua e Letteratura francese).
Introducono il volume Nadine Jasmin dell'Università di Strasburgo, direttrice della collezione «Bibliothèque des Génies et des Fées» che ospita il volume, Giorgetto Giorgi e Monica Ferrari dell'Università di Pavia.

Il volume raccoglie le prime due versioni letterarie, pubblicate negli anni 1740 e 1756, della fiaba “La Bella e la Bestia”, una delle più conosciute e amate della tradizione occidentale. Intensa attualizzazione del motivo folcloristico dello “sposo mostruoso”, il racconto fantasmagorico che Mme de Villeneuve aveva pubblicato nella raccolta La Jeune Américaine et les contes marins (1740-41) viene rimaneggiato da Mme Leprince de Beaumont una quindicina di anni dopo, e inserito fra le tredici fiabe del suo fortunato Magasin des enfants (1756). Accorciato, edulcorato e semplificato ma sempre suggestivo, questo suo adattamento s’impone subito all’attenzione francese e internazionale, cancellando così involontariamente il ricordo del modello di partenza. Da quel momento, la versione di Mme Leprince de Beaumont, estrapolata dalla cornice originaria e via via riproposta con modalità sempre diverse, ritorna progressivamente ad integrarsi al patrimonio dell’immaginario collettivo, e finisce paradossalmente per eclissare, a sua volta, la fama allora ragguardevole della stessa adattatrice.

Il curioso destino letterario di Mme de Villeneuve e di Mme Leprince de Beaumont, relegate entrambe nell’ombra dallo straordinario successo de "La Bella e la Bestia”, ha reso particolarmente utile la riedizione critica delle loro rispettive raccolte fiabistiche. I loro racconti, ricontestualizzati sul piano letterario e intellettuale, opportunamente annotati, restituiti con attenzione filologica nella loro integralità, svelano un mondo di creature sorprendenti – orridi mostri dal cuore mansueto, pulci maestre d'eleganze mondane, lupi anoressici, scimmie principesche e fate severe dai doni paradossali – che declinano in sfumature diverse la raffinata lezione pedagogica della Galanteria secentesca, ora esaltata dalla nostalgia aristocratica della prima narratrice, ora filtrata dall’impegno filosofico, professionale e religioso della seconda.

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